In occasione dell’80° anniversario dell’apertura dei cancelli di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945, la classe 3^C di Monte Isola presenta il progetto “Mai più”, un’iniziativa che invita a riflettere sulle atrocità della Shoah e degli altri genocidi del XX secolo.
Il progetto prevede la ricostruzione simbolica di alcuni ambienti del campo di concentramento di Auschwitz, arricchita dall’esposizione di oggetti e reperti storici. I visitatori saranno guidati dagli studenti, che hanno approfondito la storia e preparato riflessioni personali per accompagnare il percorso. Questo approccio mira a creare un’esperienza immersiva per comprendere più a fondo le sofferenze vissute dalle vittime.
L’iniziativa nasce con l’intento di commemorare le vittime della Shoah, onorandone la memoria e riconoscendo l’immenso dolore e l’ingiustizia che hanno subito. Al contempo, vuole rappresentare un’occasione per combattere contro il razzismo, l’intolleranza e ogni forma di discriminazione, promuovendo il rispetto per la dignità umana e la costruzione di una società più giusta.
Gli studenti, protagonisti del progetto, sono impegnati a educare le nuove generazioni affinché tragedie simili non si ripetano mai più. Attraverso l’allestimento di un piccolo museo, le loro riflessioni personali e il racconto delle storie dei deportati, l’obiettivo è stimolare la consapevolezza e favorire il dialogo intergenerazionale.
Ricordare la Shoah significa anche promuovere la pace e la comprensione reciproca, costruendo un mondo in cui le differenze siano fonte di arricchimento e non di divisione. Il progetto “Mai più” vuole essere un invito a riflettere sul passato per proteggere il presente e il futuro, affinché l’odio e la violenza non trovino più spazio nella nostra società.
La mostra è aperta a tutti e sarà visitabile fino a venerdì 31 gennaio 2025, durante l’orario scolastico, senza prenotazione. I visitatori saranno accompagnati dagli studenti della classe 3^C, che faranno da guide nel percorso espositivo. L’organizzazione del progetto è a cura della prof.ssa Luisa Fenaroli.
Solo conoscendo il passato possiamo costruire un futuro migliore. Mai più.
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